La buona scuola quotidiana – Seconda parte

“Dobbiamo tornare a vivere l’istruzione e la formazione come un investimento di tutto il paese su se stesso. Come la leva più importante per tornare a crescere.”
dall’introduzione a “La buona scuola”

Il governo ha presentato il documento la buona scuola e ha avviato una consultazione popolare on-line con un ampio dibattito diffuso. Nella intenzioni la procedura è ottima. Affinchè la rifondazione della scuola divenga però patrimonio e risorsa per il settore turistico alberghiero con la formazione di nuove talenti nell’ambito della cucina si rendono necessarie sostanziali puntualizzazioni.

La formazione dei giovani docenti
Certi corsi di formazione non sono particolarmente utili. Sono deleteri quelli che mettono in cattedra docenti che non hanno mai avuto a che fare con la realtà. Per la formazione dei giovani docenti si rende necessario un tutoraggio dei colleghi esperti su quelli giovani con la modalità del lavoro in staff.

Didattica
La didattica laboratoriale deve essere rafforzata. No alla scuola nozionistica. Mettere in secondo piano lo scritto e in evidenza la prova orale e pratica. Lo studio delle regole, dalla grammatica alle ricette, non è l’obiettivo. L’obiettivo deve essere quello di acquisire abilità nella produzione di testi e di manicaretti. Affrontando problemi in modo interdisciplinare con casi pratici e soluzione di problemi applicando le nozioni di tutte le materie. Anche l’esperienza personale dell’allievo deve essere valorizzata.Dobbiamo stimolare gli allievi ad usare gli strumenti, per quello che sono, con un utilizzo quotidiano. Sperimentare nuove forme di utilizzo in classe e a casa per andare altre le funzionalità note, per altro una piccola parte delle potenzialità, degli strumenti informatici. Il tema della didattica Laboratoriale e delle materie di laboratorio. Non si tratta di attrezzare nuovi spazi ma di modificare la modalità di lavoro. Passare cioè dalla didattica tradizionale/frontale alla didattica laboratoriale. Superare la dicotomia teoria pratica.

Scuola e società
Un messaggio chiaro alle imprese. La funzione dell’alternanza è formativa. L’obiettivo è far crescere il discente e non altro (produrre, dimostrare cosa ha imparato a scuola, ecc…) e introdurlo al mondo del lavoro. Sgravare il datore di lavoro da adempimenti burocratici e fare a scuola, obbligatoriamente e con valore legale, i corsi relativi alla sicurezza e all’igiene sui luoghi di lavoro. Ridare dignità alle qualifiche professionali rilasciate dalla scuola per dare dignità al percorso scolastico e professionale del giovane. Partire dall’apprendistato ma ridurre drasticamente i tempi di chi ha già un percorso di anni di scuola alle spalle.

Scuola pubblica
Nel piano è ignorata la presenza di soggetti privati che gestiscono il servizio scuola in modo paritario. Il tema non viene trattato perché è controverso e accende facili polemiche. Negare a soggetti privati, pur facenti parte del sistema scuola paritaria, di acquisire pari dignità nel sistema scolastico non potrà produrre effetti positivi. Vogliamo una scuola al passo con i tempi? Vogliamo far entrare le imprese a scuola? Vogliamo dare ossigeno al sistema formativo? Dobbiamo consentire a soggetti diversi di entrare, pur nel rispetto delle regole ferree già in vigore nel settore, nel sistema scolastico con pari dignità e pari risorse.

Ipse Dixit – Paola Mastrocola – La scuola raccontata al mio cane
“La scuola deve sapere che cosa vuole che i giovani sappiano. Deve saperlo, e quindi autorevolmentee e dolcemente imporlo”.

Didásko – Scuola e Formazione

Di Giovanni Guadagno