La federazione che vorrei

Tempo di elezioni e di rinnovo degli organi associativi a tutti i livelli. Ha pieno titolo a lavorare per il futuro dell’associazione chi è presente e offre gratuitamente il suo tempo e la sua competenza per perseguire gli obiettivi previsti dallo statuto. Spesso però si scelgono le persone sulla base della loro storia e autorevolezza non sempre sulla base delle idee e dei programmi. Giungono a maturazione quattro anni di vita dell’ente; nel corso del mandato ho parlato, ma soprattutto ascoltato, molti colleghi. Mi hanno comunicato i loro pensieri e commenti, le loro critiche, aspettative e le loro esigenze. Perché queste voci non vadano disperse ho cercato di riassumere in dieci punti queste idee ponendole in chiave propositiva e positiva. Ho scritto questi punti per condividere dieci obiettivi per il nostro futuro. Comunque vada sarà un successo se sapremo collaborare tutti, vincitori e sconfitti, sugli obiettivi di interesse comune per la nostra categoria mantenendo salda la linea da perseguire e allargando il più possibile l’adesione e il consenso alla Federazione Italiana Cuochi.

1. Ridare prestigio e autorevolezza al mestiere di cuoco, valorizzare chi lavora nelle cucine ogni giorno con interventi nelle sedi istituzionali competenti a diversi livelli (comuni, regioni, ministeri, enti).

2. Procedere con un restailing d’immagine. Inserire criteri di marketing nella gestione. Orientare il prodotto FIC all’utente.

3. Verificare gli statuti e scrivere i regolamenti regionali e nazionali. Migliorare e allargare la democrazia associativa, o per una federazione di pari dove tutti possano esprimere e portare avanti la loro idea.

4. Agire per creare un ufficio di consulenza fiscale e legale a supporto dell’azione delle singole realtà territoriali.

5. Orientare l’ente prevalentemente verso l’associazionismo e i servizi agli associati e non solo verso il commerciale.

6. Interagire direttamente con gli organi istituzionali a livello regionale e nazionale che si occupano di formazione e scuola. Stipulare protocolli.

7. Stipulare contratti di partnership quadriennali con le aziende per supportare economicamente le nostre azioni.

8. Associare il maggior numero di professionisti possibile sviluppando adeguata politica delle iscrizioni. Supportare le associazioni per incrementare le iscrizioni e fidelizzare gli iscritti. Piano organico di sviluppo.

9. Sviluppare sistemi di comunicazione per la trasmissione degli obiettivi che vogliamo perseguire: web, stampa, tv, rivista il Cuoco, ecc…

10. Incentivare la presenza nelle competizioni nazionali e internazionali, incrementando soprattutto i team tematici e specializzati, sempre al fine di sostenere il prestigio della categoria.

Ipse Dixit – Il pane di ieri, Enzo Bianchi
“Io amo cucinare, e lo faccio in un grande silenzio perché cucinare significa pensare, essere consapevoli, essere presenti e avere un senso forte della realtà e degli altri per i quali si cucina. Cucinando si è obbligati a una unificazione di aspetti molteplici: le leggi culinarie, le attese di chi mangerà, la conoscenza dei prodotti, l’esperienza del fuoco, dell’acqua e del tempo … Operazione straordinaria che rende intelligenti”

Didásko – Scuola e Formazione

Di Giovanni Guadagno