Accesi i riflettori su Expo2015: ”Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Milano caput mundi dal primo maggio a fine ottobre. Nel sito di Rho Pero si concentra il meglio di ogni paese. Con un’inaugurazione sobria e ben orchestrata sono stati certamente smentiti e messi a tacere coloro che, solita italica abitudine, si sono sprecati in polemiche e dibattiti sulle probabilità del rispetto della data di partenza della kermesse. Expo colpisce per la sua imponenza e la sua maestosa compostezza. La struttura si presenta ordinata e ampia, gli spazi ampi e i padiglioni, costruiti in buona parte direttamente dai paesi espositori, adeguatamente scomposti e variati a rappresentare tutta la vivacità e le differenze delle diverse culture.
Certo a chi ha cantato vittoria per il rispetto dei tempi dobbiamo comunque ricordare che ci sono un’infinità di cose da aggiustare. Non tutti i padiglioni sono stati inaugurati e aperti al pubblico contemporaneamente, all’esterno la viabilità è ancora compromessa da cantieri e soprattutto mancano molte indicazioni stradali sia per le i veicoli ma soprattutto per i pedoni.
Le difficoltà legate alla realizzazione architettonica del sito espositivo hanno completamente oscurato altre questioni, forse marginali ma altrettanto significative, di logistica e organizzazione. Non ultima la polemica relativa alla difficoltà nel reperimento del personale soprattutto quello legato alla ristorazione.
Circa sette anni fa, quando expo2015 era ancora un bambinello in fasce, il primo pensiero che ho fatto è stato questo: chissà se riusciremo a agganciare i nostri diplomati o i nostri stagisti all’esperienza Expo2015. Nonostante sette anni di duro lavoro e tutti i nostri sforzi, i tavoli di lavoro, i contatti, le associazioni temporanee di scopo e altre mille attività ci è stato impossibile attivare un canale di lavoro verso expo. E’ stato impossibile a noi e a molte altre scuole e non ultimo anche ad alcune facoltà dell’Università degli studi di Milano che hanno avuto le nostre stesse difficoltà. Miopia o italica predilezione per gli amici e per gli amici degli amici?
Tuttavia ora Expo è una realtà. A tutti è chiaro ormai che non si tratta di una grossa fiera campionaria ma di una esposizione di eccellenze, emozioni e idee per far nascere pensieri che vogliono contaminare il mondo.
Si tratta di mettere a confronto le buone pratiche connesse al tema dell’alimentazione, per un rifiuto della cultura dello scarto e costruire nuovi modelli di sostenibilità alimentare legati alla biodiversità e al rispetto delle culture.
Expo è una occasione unica per riflettere e far riflettere sul proprio stile e sul proprio tenore di vita. Non è un momento celebrativo e conclusivo piuttosto un punto di inizio, una rampa di lancio.
Anche per la scuola Expo è una occasione didattica unica. Portate gli allievi in visita dando loro una traccia di lettura. Fate visitare una scelta dei padiglioni che possano sottolineare il programma che si svolge a scuola. Non mancherà loro in futuro l’occasione per ricordare l’evento. Expo 2015 io c’ero…
Ipse Dixit – Agostino, Confessioni
“In verità nutre l’anima solo ciò che la rallegra”
Didásko – Scuola e Formazione
Di Giovanni Guadagno