Estasi culinarie

“Per quanto indietro possa spingermi con la memoria, mi è sempre piaciuto mangiare. Non saprei dire con esattezza cosa mi abbia provocato le prime estasi culinarie, anche se l’identità della mia prima cuoca prediletta – mia nonna – non lascia molti dubbi al riguardo. Il menu delle feste prevedeva stufato di carne, patate stufate e pane in abbondanza per fare la scarpetta. Non ho mai capito se da allora quello che non riesco a rivivere sia la mia infanzia o piuttosto lo stufato; ma di sicuro non ho mai più degustato tanto voracemente – ossimoro di cui sono specialista – come alla tavola di mia nonna quelle patate così ben intrise di sugo, piccole spugne squisite. È forse questa la sensazione dimenticata che mi affiora in petto? [……] Ormai niente ha più importanza. Eccetto questo sapore che inseguo nei recessi della memoria e che, furente per un tradimento che nemmeno io ricordo, mi resiste e ostinatamente mi sfugge.”

Muriel Barbery – Estasi Culinarie – edizioni e/o