Discorso assemblea UCRLO del 23 marzo 2015

Buongiorno a tutti.

Voglio anzitutto esprimere tutta la mia personale riconoscenza e la mia sincera stima a Carlo per questi ultimi quattro anni di lavoro in regione perché ha saputo creare il clima giusto. La mia candidatura quindi non è in contrapposizione alla sua per mancanza di fiducia nei suoi confronti. Ho accettato di candidarmi perché me lo hanno proposto alcuni autorevoli esponenti dell’Unione cuochi e l’ho fatto per portare avanti alcune istanze di cambiamento che vengono dalla mia esperienza di presidente dell’associazione cuochi Brianza e di redattore della rivista Il Cuoco. Soprattutto però me lo hanno chiesto quegli associati che fanno emergere, con il mancato rinnovo annuale della tessera, un malumore elevato nei confronti dell’ente.

I miei obiettivi sono principalmente politici e cioè attraverso il mio programma, che già a febbraio ho reso pubblico, voglio spingere, con il vostro sostegno e la vostra approvazione, la nostra associazione al rinnovamento e al cambiamento.

Possiamo fare di più e possiamo fare meglio portando avanti una politica di sostegno alle associazioni provinciali per lo sviluppo delle iscrizioni. Dobbiamo aumentare il numero degli iscritti per contare di più in federazione, questo lo possiamo fare istituendo anzitutto un pool di consulenza sul piano giuridico, fiscale e gestionale. Dobbiamo entrare nel sistema regionale delle associazioni sin da subito sull’onda di EXPO2015 e per far questo dobbiamo adeguare gli statuti ma soprattutto i regolamenti di attuazione degli stessi. Di lavoro ne vedo molto! Penso che tutti noi siamo qui perché vogliamo far crescere la categoria e penso che ognuno di noi debba poter dare il suo contributo nel ruolo e nel modo che gli sono propri. Il mio obiettivo è di unire le forze e non di disperderle, di includere e non di escludere.

Mi è stato chiesto: da chi è composta la mia squadra? Rispondo: la mia squadra siamo noi tutti: dobbiamo solo decidere insieme in che ruolo dobbiamo giocare!

Grazie

Giovanni Guadagno

La federazione che vorrei…

Tempo di elezioni e di rinnovo degli organi associativi a tutti i livelli. Ha pieno titolo a lavorare per il futuro dell’associazione chi è presente e offre gratuitamente il suo tempo e la sua competenza per perseguire gli obiettivi previsti dallo statuto. Spesso però si scelgono le persone sulla base della loro storia e autorevolezza non sempre sulla base delle idee e dei programmi. Giungono a maturazione quattro anni di vita dell’ente; nel corso del mandato ho parlato, ma soprattutto ascoltato, molti colleghi. Mi hanno comunicato i loro pensieri e comment, le loro critiche, aspettative e le loro esigenze. Perché queste voci non vadano disperse ho cercato di riassumere in dieci punti queste idee ponendole in chiave propositiva e positiva. Ho scritto questi punti per condividere dieci obiettivi per il nostro futuro. Comunque vada sarà un successo se sapremo collaborare tutti, vincitori e sconfitti, sugli obiettivi di interesse comune per la nostra categoria mantenendo salda la linea da perseguire e allargando il più possibile l’adesione e il consenso alla Federazione Italiana Cuochi.

1. Ridare prestigio e autorevolezza al mestiere di cuoco, valorizzare chi lavora nelle cucine ogni giorno con interventi nelle sedi istituzionali competenti a diversi livelli (comuni, regioni, ministeri, enti).

2. Procedere con un restailing d’immagine. Inserire criteri di marketing nella gestione. Orientare il prodotto FIC all’utente.

3. Verificare gli statuti e scrivere i regolamenti regionali e nazionali. Migliorare e allargare la democrazia associativa, oper una federazione di pari dove tutti possano esprimere e portare avanti la loro idea.

4. Agire per creare un ufficio di consulenza fiscale e legale a supporto dell’azione delle singole realtà territoriali.

5. Orientare l’ente prevalentemente verso l’associazionismo e i servizi agli associati e non solo verso il commerciale.

6. Interagire direttamente con gli organi istituzionali a livello regionale e nazionale che si occupano di formazione e scuola. Stipulare protocolli.

7. Stipulare contratti di partnership quadriennali con le aziende per supportare economicamente le nostre azioni.

8. Associare il maggior numero di professionisti possibile sviluppando adeguata politica delle iscrizioni. Supportare le associazioni per incrementare le iscrizioni e fidelizzare gli iscritti. Piano organico di sviluppo.

9. Sviluppare sistemi di comunicazione per la trasmissione degli obiettivi che vogliamo perseguire: web, stampa, tv, rivista il Cuoco, ecc…

10. Incentivare la presenza nelle competizioni nazionali e internazionali, incrementando soprattutto i team tematici e specializzati, sempre al fine di sostenere il prestigio della categoria.

Ipse Dixit – Il pane di ieri, Enzo Bianchi
“Io amo cucinare, e lo faccio in un grande silenzio perché cucinare significa pensare, essere consapevoli, essere presenti e avere un senso forte della realtà e degli altri per i quali si cucina. Cucinando si è obbligati a una unificazione di aspetti molteplici: le leggi culinarie, le attese di chi mangerà, la conoscenza dei prodotti, l’esperienza del fuoco, dell’acqua e del tempo … Operazione straordinaria che rende intelligenti”.

Discorso assemblea UCRLO DEL 23 marzo 2015

Buongiorno a tutti. Voglio anzitutto esprimere tutta la mia personale riconoscenza e la mia sincera stima a Carlo per questi ultimi quattro anni di lavoro in regione perché ha saputo creare il clima giusto. La mia candidatura quindi non è in contrapposizione alla sua per mancanza di fiducia nei suoi confronti. Ho accettato di candidarmi perché me lo hanno proposto alcuni autorevoli esponenti dell’Unione cuochi e l’ho fatto per portare avanti alcune istanze di cambiamento che vengono dalla mia esperienza di presidente dell’associazione cuochi Brianza e di redattore della rivista Il Cuoco. Soprattutto però me lo hanno chiesto quegli associati che fanno emergere, con il mancato rinnovo annuale della tessera, un malumore elevato nei confronti dell’ente.

I miei obiettivi sono principalmente politici e cioè attraverso il mio programma, che già a febbraio ho reso pubblico, voglio spingere, con il vostro sostegno e la vostra approvazione, la nostra associazione al rinnovamento e al cambiamento.

Possiamo fare di più e possiamo fare meglio portando avanti una politica di sostegno alle associazioni provinciali per lo sviluppo delle iscrizioni. Dobbiamo aumentare il numero degli iscritti per contare di più in federazione, questo lo possiamo fare istituendo anzitutto un pool di consulenza sul piano giuridico, fiscale e gestionale. Dobbiamo entrare nel sistema regionale delle associazioni sin da subito sull’onda di EXPO2015 e per far questo dobbiamo adeguare gli statuti ma soprattutto i regolamenti di attuazione degli stessi. Di lavoro ne vedo molto! Penso che tutti noi siamo qui perché vogliamo far crescere la categoria e penso che ognuno di noi debba poter dare il suo contributo nel ruolo e nel modo che gli sono propri. Il mio obiettivo è di unire le forze e non di disperderle, di includere e non di escludere.

Mi è stato chiesto: da chi è composta la mia squadra? Rispondo: la mia squadra siamo noi tutti: dobbiamo solo decidere insieme in che ruolo dobbiamo giocare!

Giovanni Guadagno